Al termine di una riunione insieme al corpo docente di un istituto professionale dove sono anch’io insegnante, mi è venuta in mente un’analogia che può descrivere bene il ruolo degli educatori. Mi riferisco quindi ai Docenti, ma anche ai Genitori, impegnati nella crescita e nello sviluppo dei propri studenti e bambini.

Nelle fasi in cui questi stanno crescendo, li immagino come torrenti: pieni di energia impetuosa, non hanno ancora preso definitivamente la loro strada e trascinano facilmente ciò che incontrano facendolo rotolare, con tanti scossoni e un bel po’ di rumore.

In una situazione del genere ci si ritrova a volte a fare da diga, opponendosi ad una deviazione pericolosa che il corso dell’acqua rischia di prendere. Eppure, a meno di interventi d’emergenza, per chi dovrà costruire la diga e per la diga stessa il contrapporsi rischia di risultare un’operazione faticosa, provvisoria e foriera di turbolenze.

D’altro canto non è possibile né sano essere assenti: un torrente che non incontra alcun ostacolo non sarà probabilmente capace di raggiungere un buon livello… la sua acqua si disperderà tra mille pietre e sassolini, facendo diventare il torrente quasi irriconoscibile.

Quale contributo dare allora? Potremmo pensare di essere ottimi argini, che guidano l’energia e la forza del corso d’acqua. Risultare troppo larghi farebbe comunque scendere parecchio il livello del torrente, ma essere troppo stretti, costringerà probabilmente l’acqua ad uscir fuori… si potrebbe divenire tubi e condotte forzate, ma questo lascerà al buio il torrente e farà aumentare troppo la pressione interna.

I buoni argini indicano la via e sopportano la forza impetuosa dell’acqua anche in quei punti dove c’è maggior spinta, nei punti “critici” insomma. Gli argini lavorano poi in sinergia: mamma e papà, il consiglio di classe… è importante aver chiaro il percorso da seguire e, quindi, andare nella stessa direzione.

 

E tu, come ti poni di fronte ai tuoi torrenti?

Published On: 09 Giugno 2013Categories: BlogTags: 4 Comments on Siate argini per i vostri torrenti

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  1. Miriam Paternoster 9 Giugno 2013 at 10:06 - Reply

    Meravigliosa analogia, da genitore mi fa pensare quanto sia faticoso e quasi controproducente sbarrare il corso del torrente a tutti i costi: più rigidi sono gli argini e più il torrente diventa impetuoso. E l’esempio contrario è anche più efficace… Grazie, ci rifletterò, da mamma e da insegnante!

  2. Manuela 9 Giugno 2013 at 17:17 - Reply

    Ciao Alberto,
    grazie!I tuoi articoli stanno diventando un appuntamento imprescindibile per me: imparo tantissimo e mi metto in discussione continuamente.
    L’acqua del torrente è un’immagine che richiama alla mente, con chiarezza ed efficacia, il processo di crescita; ma soprattutto quale dovrebbe essere il nostro ruolo di fronte all’impeto di questo scorrere è un’analisi che si dovrebbe fare continuamente.

  3. Carla 9 Giugno 2013 at 18:38 - Reply

    Bella analogia,cui ne aggiungerei un’altra:il processo educativo può paragonarsi ad uno zaino dentro il quale inserire tutto ciò che si ritiene indispensabile.L’adolescente svuota completamente lo zaino che gli
    abbiamo preparato, per tornare a riempirlo con tutto ciò che lui ritiene utile, se si sarà lavorato bene e se si avrà fortuna, vi metterà dentro i valori su cui abbiamo improntato la nostra esistenza

  4. FLAVIANO 9 Giugno 2013 at 23:53 - Reply

    Ho trovato veramente bello l’esempio del torrente, rispecchia la realtà di oggi,i nostri ragazzi sono veramente dei torrenti pieni di energia, anzi direi spesso in piena,ma noi insegnanti dobbiamo essere i buoni argini.Il letto di questo torrente,non deve essere ne troppo largo e nemmeno troppo stretto, certo non sempre è facile trovare la giusta ampiezza,sta a noi saperla trovare,qui si misura la nostra capacità di insegnare. Come gli argini di un fiume hanno bisogno di manutenzione, anche noi ne abbiamo bisogno,dobbiamo aggiornarci,stare al passo con i tempi, non fossilizzarci,altrimenti quel torrente si infiltrerà nelle crepe e l’argine prima o poi crolla.