Ad un giorno dall’interessante convegno La Scuola che cambia, frequentato (come relatore e come discente) ad Andria il 22 e 23 settembre, ho voglia di condividere qualche riflessione.
Ringrazio ancora l’entusiasta Dirigente Scolastica Celestina Martinelli che, per il tredicesimo anno consecutivo, ha organizzato e promosso il SETTEMBRE PEDAGOGICO andriese.
P.S.: il video si è interrotto proprio sull’ultima mia riflessione… sarà un segno?! 😉
interessanti gli spunti ….soprattutto veri ….hai toccato il punto nodale della questione ….ovvero rimettere in discussione gli atteggiamenti verso le persone protagoniste nella professione del docente ….molti di arroccano sula solita posizione ….siamo docenti e non c’è più rispetto per il nostro ruolo ….
“…intendo dire che io molto spesso…” Cosa? Voglio sapere il seguito!
Vorrei saperne di più sul metodo Sagra. Grazie infinite
Maria, Claudia, Chiara,
vi ringrazio per i vostri commenti!
Ne terrò conto per i prossimi post… 😉
Un caro saluto,
Alberto
Molto interessanti le tue riflessioni perchè significative in quanto discente. È vero che il punto di vista dato dal ruolo spesso ti ottenebra sulla libertà di ragionamento e ti rallenta sulla autocritica positiva. Ho rivisto aspetti di situazioni avvenute legati alle tue parole e molto chiari. Grazie
non è veroche le competenze relazioonali non invecchiano, la cura della relazione deve essere aggiornata
ci siamo accorti troppo tardi del bullismo e lo trattiamo in maniera burocratica, impersonale e la vittima si sente colpevole perche sente un gran vociare, rischia di passare per predatore e viene lasciato solo con uno psicologo con la percezione di essere malato e vittima di un “doppio canale” se reagivo difendendomi con i pugni venivo sospeso o denuciato, se non mi fossi difeso sarei considerato una femminuccia” NESSUNO MI AIUTA A RISOLVERE DA ME QUESTO PROBLEMA E DIVENTARE IO ADULTO MATURO CALMO LUCIDO NON UN PERENNE SFIGATO
Se voi avete la soluzione complmenti