Cosa fare quando la Classe è preoccupata e distratta da altro?

Provo a dare di seguito qualche semplice indicazione per non peggiorare la situazione e, conseguentemente, migliorare la gestione delle dinamiche d’aula.

Per prima cosa, visto che abbiamo fatto accenno ai nostri livelli di leadership, va specificato che l’obiettivo primario di fronte alle distrazioni della Classe non è tanto quello di tornare il prima possibile a fare quello che stavamo facendo, quanto di sfruttare quell’occasione per rinforzare la nostra relazione (di guida) con la Classe.

Dobbiamo quindi evitare di “tirare via” dalla distrazione i nostri Studenti: questo non farebbe altro che farci percepire come un elemento distonico e, quindi, da evitare/osteggiare.

Può invece essere utile sfruttare l’attenzione che i Ragazzi hanno in quel momento: ma come, non erano distratti?

In realtà, la distrazione non è nient’altro che grande attenzione su qualcos’altro… tutto sta a capire su cosa è diretto l’interesse della Classe. Comprenderlo e condividere con loro quell’interesse può aiutarci a “conquistare” nuovamente la considerazione degli Alunni, per poi farla nuovamente virare verso gli argomenti che stavamo trattando in origine. Questo meccanismo ricorda un po’ il principio del ricalco e guida.

Un’accortezza importante è quella di non dare per scontato di aver capito dove sia diretta la loro (dis)attenzione: questo atteggiamento sarebbe squalificante e dannoso per la relazione. È invece opportuno chiedere ai Ragazzi se c’è qualcosa che li preoccupa, se hanno qualche esigenza particolare, ecc.

In questa fase si potrebbe eventualmente utilizzare anche la tecnica dell’autorivelazione: “Ragazzi, come va? Ho la sensazione siate con il pensiero da un’altra parte. Mi dispiace continuare in questo modo a fare lezione: se c’è qualcosa che vi preoccupa e vi va di condividerlo con me, ditemi pure. Se posso darvi una mano mi fa piacere!”.

Nel caso in cui dovesse emergere un argomento distante dalla nostra materia (per esempio il compito in classe dell’ora successiva), possiamo intervenire nel dare alla Classe il nostro contributo sulle cosiddette competenze trasversali: da adulti con esperienza, potremmo per esempio dire la nostra sull’atteggiamento con cui affrontare una prova di verifica, sulle modalità di studio più efficaci, sulla gestione del tempo, ecc.

In questo caso è importante non “fare la paternale”, ma fornire ai Ragazzi indicazioni pratiche, piuttosto che raccomandazioni teoriche. In questa fase potrebbe essere utile guidare con il Dialogo Strategico® anziché con indicazioni dirette.

Per riassumere: cosa posso fare quando la Classe è presa da qualcos’altro e non mi segue durante le mie lezioni?

Anziché forzare la mano, sfrutta quell’opportunità per rispettare le sensazioni dei tuoi Alunni e dai loro il tuo contributo su quello che in quel momento riesce a tenerli attenti (distraendoli dalla tua lezione): sarai così per loro una guida attenta e rispettosa.