
Quotidianamente facciamo i conti con i problemi: grandi, piccoli, datati, più recenti, aggrovigliati, apparentemente semplici… ogni volta è una scommessa, una faticosa scommessa.
Una delle cose che ci richiede più dedizione e maggiore attenzione è la ricerca di possibili soluzioni da mettere in pratica per riuscire a migliorare la situazione. Questo passaggio però, seppur ragionevole e diffuso, rappresenta una delle trappole più insidiose dei nostri processi di problem solving (più o meno consapevoli).
Cosa rende questa ricerca tanto spontanea quanto deleteria? Clicca qui e leggi l’articolo scritto da Alberto per il blog FYM…