Quando siamo di fronte a delle attività complesse, possiamo orientare la nostra attenzione verso i rischi e le difficoltà (problem oriented) oppure verso le risorse ed opportunità, disponibili o potenziali (solution oriented).
Come abbiamo già condiviso in questo video, sarebbe utile riuscire ad avere un approccio integrato, evitando posizioni molto polarizzate.
Questo è il motivo per cui, come scuola di formazione, abbiamo sposato il modello di Problem Solving nato ad Arezzo dal lavoro del prof. Giorgio Nardone. E tu, che orientamento tendi ad avere?
Oggi mi hai fatto riflettere su queste opportunità che rischiamo di perdere o di non vedere perché troppo impegnati a guardare rischi e problemi. Un grandissimo aiuto per queste salubri “fermate” lungo cammini faticosi secondo me è la condivisione, i colleghi che si fermano con te, o ai quali chiedi di fermarsi per alzare la testa e vedere cosa c’è di buono e bello da cogliere. Senza qualcuno che si ferma con me tenderei a stare con gli occhi fissi sul sentiero accidentato. Per cui grazie della riflessione Alberto, domani mi fermerò a guardare le opportunità, magari invitando qualcuno .
Grazie a te per la contro-riflessione, Miriam… preziosa come al solito!!
Se ti va, facci sapere come andrà la tua “sosta in compagnia”…
A presto,
Alberto
La tua sarà la neonata più colta di tutte: ascoltare didattica già alla sua età le fa davvero bene! Mi ricorda mia figlia maggiore (che ora ha 20 anni) quando ripassavo la tesi di laurea mentre la facevo addormentare, come una ninna nanna..
In ogni caso, vi seguo sempre perché più che mai ora abbiamo bisogno di una guida in questa “selva oscura” della D. D. I.!
Buona giornata