Come si può “non reagire” di fronte ad una provocazione?

Cosa fare quando non basta contare fino a dieci?

È giusto far finta di niente o soprassedere?

 

Come evitare reazioni delle quali potrei pentirmi?

Per rispondere a queste (ed altre domande), ti consiglio di guardare il video che trovi in alto: è un bel modo per conoscerci meglio, rispettarci e… affilare la sega anziché continuare imperterriti a fare tanta, troppa, fatica.

Published On: 05 Ottobre 2013Categories: BlogTags: 33 Comments on Come si fa a non reagire?

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  1. Virginia 5 Ottobre 2013 at 18:14 - Reply

    … molto utile, grazie!

  2. miriam paternoster 5 Ottobre 2013 at 18:34 - Reply

    Grazie Alberto per questo video molto chiaro e esemplificativo, come sempre risposta perfetta! ora non resta che affilare gli attrezzi…

  3. antonella di capua 5 Ottobre 2013 at 20:44 - Reply

    E’ stato quel “perchè no” che mi ha permesso di conoscervi!

  4. Licia 5 Ottobre 2013 at 22:46 - Reply

    Mi è sembrato, rivedendo il video, di vederti realmente in aula a Trani “D’annunzio”. Non è mai troppo tardi per crescere “perchè no?”. Ti ringrazio!

  5. Patrizia 6 Ottobre 2013 at 12:04 - Reply

    All’inizio di questo anno scolastico ho chiesto ai miei alunni una cosa che potrebbe fare ciascuno di noi per rendere questo anno scolastico ancora più speciale. Ogni alunno ha detto su cosa si impegnerà (ad es: aiutare i compagni che sono in difficoltà; tenere pulita l’aula da cartacce; ripassare più spesso le tabelline così da far meglio le operazioni……) poi io ho chiesto loro una cosa che potrei fare io per rendere A LORO questo anno più speciale e mi hanno chiesto di “diventare più coccolosa”, strana richiesta vero? Io ora mi sto impegnando in questo cominciando a lavorare su di me!!! Grazie Alberto perché col tuo video mi hai confermato la buona strada intrapresa…

  6. Alberto De Panfilis 6 Ottobre 2013 at 12:30 - Reply

    Che bella la tua esperienza Patrizia!

    Ti andrebbe di condividerla anche sul gruppo facebook degli Sperimentatori MetaDidattica?

    Se non ne fai già parte, invia una richiesta (in questo caso fammi sapere anche il tuo cognome)… se non sei su facebook, ti chiedo l’autorizzazione a pubblicare io la tua esperienza. Credo che possa rappresentare una bella risorsa per gli altri Colleghi!

    In ogni caso… grazie!

  7. Paola 6 Ottobre 2013 at 14:59 - Reply

    Caro Alberto,e’ molto rassicurante avere compagni di viaggio cosi’ attenti e preparati come voi di meta didattica.Buona domenica

  8. Adriana 6 Ottobre 2013 at 19:57 - Reply

    interessante “affilare i propri strumenti e… crescere insieme”.
    Allora… buona crescita anche a voi!

  9. maria antonietta 7 Ottobre 2013 at 5:54 - Reply

    io ho due classi prime nella primaria…trovo molto lontane dall’età dei miei alunni le strategie che tu indichi…sono più adatte, sicuramente, ad altre fasce di età!

  10. Alberto De Panfilis 7 Ottobre 2013 at 9:55 - Reply

    Ciao Maria Antonietta, grazie per il tuo commento… ti invito se vuoi ad entrare nel gruppo degli Sperimentatori MetaDidattica: ogni giorno Insegnanti dall’Infanzia alla Secondaria di II Grado mettono alla prova le strategie condivise… ovviamente mettendo al centro la propeia esperienza come educatori. Questo permette di adattare alle proprie classi i princìpi trasversali del metodo MetaDidattica.

    Facci sapere!

    P.S.: la maggior parte dei Corsi di aggiornamento per voi Docenti li tengo negli Istituti Comprensivi! 😉

  11. Maria Antonietta V. 7 Ottobre 2013 at 22:12 - Reply

    Anch’io come la mia collega omonima ho due classi prime della primaria con alcuni alunni difficili da gestire, che ti mettono in condizioni di contare fino a 100 ma il lavoro che sto facendo è su di me. Cerco la strategia che possa funzionare procedendo per tentativi e cercando di non farmi alzare la pressione alle stelle. Non è facile mantenere il controllo soprattutto quando ci si trova difronte a bambini che hanno vissuto un lutto di recente, allontanati dalla madre e affidati a persone che conoscono
    appena e che sfogano la loro rabbia il loro dolore con comportamenti violenti verso tutti. Le mie reazioni: attacco, pianto, e sto pensando alla fuga perchè non ce la faccio più ma non è giusto ne verso di lui ne verso la classe e quindi con le mie colleghe stiamo facendo pressione alla dirigente affinchè faccia intervenire uno psicologo per aiutarci a studiare le azioni idonee al caso.

  12. Erika 7 Ottobre 2013 at 22:38 - Reply

    In quelle tre F quanti colleghi ho rivisto…e naturalmente mi ci infilo anche io. Che fatica rinforzare sta zona di confort…:) grazie Alberto

  13. Rosie 7 Ottobre 2013 at 23:58 - Reply

    Salve,voglio esprimere i miei complimenti per la chiarezza espositiva, ma soprattutto per la possibilità di mettersi in gioco a cui concetti sono diretti. Visualizzarli nello schema rappresentato aiuta sicuramente a vedere certe dinamiche in modo più oggettivo e ad accompagnarci nell’ “allargare” la nostra area di apprendimento. L’immagine che balza agli occhi è quella del sasso gettato nell’acqua che produce infiniti cerchi concentrici,come un domino!

  14. silvana 7 Dicembre 2013 at 18:45 - Reply

    grazie! In questo momento ho proprio bisogno di questi suggerimenti!

  15. Chiara 8 Dicembre 2013 at 19:06 - Reply

    Bellissimo, molto ben fatto e lo trovo….vero. É come se avessi visto”leggere” la mia esperienza da fuori….

  16. Alice 10 Febbraio 2014 at 17:23 - Reply

    Ciao Alberto
    avendo saltato le prime lezioni
    con questo fantastico video ora è più chiaro
    grazie

  17. daniela 14 Maggio 2014 at 20:48 - Reply

    anche io ho una prima elementare di 15 maschi e 3 bambine al 70% stranieri con famiglie nella maggior parte inesistenti. Non trovando più la mia zona confort, fuggo per non reagire. Video interessante ma inefficace in situazioni di abbinamenti di alunni senza alcun criterio.

  18. Marzia Iosimi 2 Novembre 2014 at 13:58 - Reply

    Grazie Alberto,
    Questo tuo contributo è stato molto istruttivo ed interessante.
    Grazie

  19. Elisabetta Porcu 8 Febbraio 2015 at 16:08 - Reply

    Utile in qualsiasi tipo di relazione e situazione, non solo per gli addetti ai lavori, questi corsi dovrebbero essere estesi a tutte le “categorie”…veramente interessante

  20. Alberto De Panfilis 8 Febbraio 2015 at 18:30 - Reply

    Hai ragione, Elisabetta. In molti, anche se non Insegnanti, scelgono di partecipare ai corsi MetaDidattica!

  21. Maria Rita 1 Marzo 2015 at 22:55 - Reply

    Ciao Alberto, comincio con degli “arretrati”: tanti auguri per il tuo compleanno; mi dispiace davvero non essere potuta venire al corso tenutosi a Pescara la settimana scorsa. Quanto al video, devo dirti che ho applicato, per degli alunni di II Liceo Scientifico,durante un corso di sportello di recupero con metodologia metacognitiva,questi principi con ottimi risultati. Grazie sempre. Maita

  22. Marzia Iosimi 1 Marzo 2015 at 23:04 - Reply

    Ciao Alberto,io insegno in una scuola superiore a Roma,potrei chiederti di venire nella nostra scuola per parlare di Bullismo e Problem Solving?
    Grazie

  23. Alberto De Panfilis 2 Marzo 2015 at 11:34 - Reply

    Ciao Maria Rita, grazie mille per gli auguri!! 🙂

    È dispiaciuto anche a me non vederti in aula la settimana scorsa… vabbè, se ti va, possiamo recuperare al corso di Comunicazione Non Verbale (CNV) a Scuola del 29 marzo. Se ti va di partecipare, fammi sapere! 😉

    Intanto ti mando un caro saluto!
    Alberto

  24. Alberto De Panfilis 2 Marzo 2015 at 11:36 - Reply

    Ciao Marzia,

    ti ringrazio per il messaggio e la tua richiesta.

    Ti scrivo una mail per chiederti informazioni più specifiche (dovrei avere il tuo indirizzo). Nel caso in cui non dovessi riceverla, contattami tu su info@metadidattica.com

    A presto e buon lavoro!
    Alberto

  25. Cinzia 2 Marzo 2015 at 22:17 - Reply

    Ciao Alberto, gli argomenti del corso sono molto interessanti, volevo sapere se hai in programma qualche data anche a Perugia. Grazie Cinzia

  26. Alberto De Panfilis 4 Marzo 2015 at 10:01 - Reply

    Ciao Cinzia,

    ti ho inviato una mail all’indirizzo che hai indicato inserendo il tuo commento.

    Fammi sapere se l’hai ricevuto correttamente…

    Alberto DP

  27. mena 4 Marzo 2015 at 21:19 - Reply

    Grazie Alberto , è la terza volta che ascolto questa lezione, le prime due dal vivo ma ciò non mi ha impedito di vedere il video fino alla fine. È sempre utile ascoltarti perché ci consente di riflettere sui nostri comportamenti. Anch’io quest’ anno sto lavorando molto su me stessa e la condivisione e la fiducia verso gli alunni mi sta dando grandi soddisfazioni. Grazie di nuovo!

  28. Carmela 19 Marzo 2015 at 21:46 - Reply

    Ciao Alberto, ho scoperto per caso i tuoi video, perchè oggi, dopo una supplenza di un giorno, che mi ha messo alla prova, ho cercato un aiuto disperato nel web…complimenti! Premetto che generalmente ho sempre avuto degli incarichi annuali e gestire la classe e le sue dinamiche è stato più semplice. Quest’anno, purtroppo, mi ritrovo a girovagare di scuola in scuola anche solo per un giorno e questo mi destabilizza, non mi riconosco…ma lavorare con gli adolescenti è per me una grande fortuna e non voglio sciuparla. Grazie ancora per i tuoi utilissimi consigli.

  29. ines marras 2 Agosto 2015 at 10:09 - Reply

    il bello di seguirti é, fra l’altro, che al 2 di agosto, domenica, sono qui a pensare di migliorarmi …. pensando alla scuola, ma non solo, invece che andare al mare.
    Grande risultato, ma lo scorso anno, prima della prima, sei stato prezioso e continui ad esserlo, grazie!

  30. Alberto De Panfilis 5 Agosto 2015 at 11:38 - Reply

    Cara Ines,

    il tuo commento mi riempie di orgoglio e gioia… ti ringrazio per il tuo riscontro, fonte di energia e motivazione per un appassionato che, nonostante tutto e tutti, continua nella sua folle avventura professionale di (quasi) volontario nella Scuola.

    Un grande in bocca al lupo a noi!

    Buon lavoro,
    Alberto

  31. Teresa 7 Novembre 2015 at 18:42 - Reply

    Salve,
    questo video ha chiarito il mio disagio quando , in una supplenza di sostegno, ho permesso a un’alunna , compagna del ragazzo a me affidato , di aiutare il ragazzo in difficoltà, quasi facendo la maestra . Ho provato il disagio di quando si sta nella zona dell’apprendimento. Non mi sentivo abbastanza convinta. Spero, in seguito, di estendere la mia zona di apprendimento in quella del comfort. Grazie .
    Teresa.

  32. Alberto De Panfilis 8 Novembre 2015 at 22:14 - Reply

    Gentile Teresa, sono sicuro che con la pratica riuscirà senz’altro a far espandere la sua zona di comfort!

    Buona sperimentazione…
    Alberto DP

  33. Luca 25 Marzo 2018 at 13:40 - Reply

    Complimenti!
    Da quando seguo Metadidattica ho ricevuto numerosi e ottimi consigli per provare a migliorare nel mio lavoro con i bambini.
    A breve, inoltre, dovró organizzare un incontro di formazione per gli animatori dell’oratorio presso il quale faccio volontariato.
    Parleró sicuramente di questo video e di altri ottimi spunti che hai fornito.