Per fare questo, MetaDidattica sviluppa percorsi formativi (individuali e di gruppo) studiati per allenare le soft skills degli Insegnanti, al fine di migliorare la qualità delle relazioni scolastiche vissute ogni giorno nelle Scuole italiane: con gli Studenti, con le loro Famiglie, con i Colleghi (compresi i Dirigenti Scolastici) e con tutti quei Professionisti esterni che lavorano (o dovrebbero lavorare) in sinergia con il Personale docente.
Il principale riferimento metodologico sul quale si basa il Progetto arriva dalla Scuola del prof. Giorgio Nardone di Arezzo: l’approccio strategico, nelle sue declinazioni non cliniche, è stato da MetaDidattica elaborato, arricchito e reso fruibile per gli Istituti e gli Insegnanti appartenenti a tutti gli ordini di Scuola (dall’Infanzia alla Secondaria di Secondo Grado).
Le tappe di MetaDidattica
nasce il Progetto (primi corsi nelle Scuole)
primi corsi di autoformazione per i Docenti
MetaDidattica entra nel gruppo FYM
primi corsi accreditati MIUR
inizio partnership con il Gruppo Editoriale La Scuola
I capisaldi del Metodo Strategico
L’approccio promosso da MetaDidattica non assume alcun presupposto sempre vero. Lo schema di pensiero “se X, allora Y”, applicato impropriamente alle dinamiche relazionali, può risultare non solo inefficace, ma in alcuni casi particolarmente disfunzionale.
Approfondisci leggendo un articoloTutte le metodologie pratiche di intervento offerte da MetaDidattica vengono proposte “col beneficio del dubbio”. Ai Docenti vengono infatti indicate modalità che statisticamente hanno una buona resa, ma che non potranno mai assicurare il 100% del risultato (questo perché ogni Docente è differente e lo stesso vale per ciascuno dei nostri interlocutori): ogni Insegnante perciò sarà sempre invitato a coltivare un atteggiamento critico, da sperimentatore attivo.
Approfondisci leggendo un articoloChiunque, alle prese con una difficoltà, (re)agisce nel tentativo di risolverla. Buona parte di questi nostri tentativi ci consentono di sopravanzare la difficoltà (fortunatamente), la restante parte invece non genera effetti positivi o, addirittura, ne produce di negativi. In quest’ultimo caso, la difficoltà si struttura come problema. Come diceva Oscar Wilde “È con le migliori intenzioni che il più delle volte produciamo gli effetti peggiori”.
Approfondisci leggendo un articolo sul sito FYML’approccio strategico contempla anche le cosiddette logiche non lineari (paradosso, contraddizione, credenza). In moltissime occasioni (molte di più di quanto potremmo immaginare) quest’ultime guidano il nostro comportamento, portandoci ad agire in modo irrazionale. Presupporre che l’essere umano si comporti sempre in modo lineare è una fallacia particolarmente diffusa, responsabile della maggior parte degli interventi volti a promuovere un cambiamento (quante volte abbiamo pensato che essere consapevoli di quale fosse la cosa più giusta da fare, fosse sufficiente a farci andare in quella direzione?).
Approfondisci leggendo un articoloGran parte dell’impegno profuso per rendere la propria comunicazione “efficace” va in direzione della “chiarezza”. Ci si aspetta cioè che, per ottenere degli effetti attraverso la comunicazione (interessare, motivare, orientare, convincere, coinvolgere, ecc.) questa debba essere ben “compresa” dall’interlocutore. Non sempre però “capire” qualcosa corrisponde ad agire di conseguenza (tutti per esempio abbiamo capito che certi alimenti sono più salutari di altri, oppure che svolgere ogni giorno dell’attività fisica ci farebbe vivere una vita più sana. Eppure…): questo è il motivo per cui MetaDidattica propone aggiornamenti in merito alla cosiddetta “comunicazione strategica o persuasiva”.
Approfondisci leggendo un articoloL’adulto impara facendo e sperimentando. Coerentemente con il ciclo di Kolb, MetaDidattica si propone di allenare le competenze trasversali dei Docenti invitandoli, attraverso la pratica, a vivere vere e proprie esperienze emozionali significative. Nella maggior parte dei casi, infatti, non basta “capire” come funziona uno strumento; è altresì necessario saggiarne gli effetti concreti, mettersi in gioco sperimentandone le difficoltà di applicazione, arricchirsi grazie al confronto con i propri Colleghi.
Approfondisci leggendo un articoloCosa significa “MetaDidattica”
Il cuore del metodo MetaDidattica consiste nell’imparare come insegnare. Questa dovrebbe essere una scelta, una direzione precisa da infondere alla propria carriera di educatori: scegliere di mettersi costantemente alla prova ed andare alla ricerca di nuovi modi di insegnare, rende il docente un vero e proprio tesoro per gli studenti che incontrerà durante il suo percorso.
MetaDidattica significa quindi andare oltre la didattica, significa dirigere la propria attenzione a sé stessi, arrivando a percepire l’importanza di una sana crescita personale. Questa sarà il punto di partenza per sviluppare sottili capacità di apertura e comprensione degli altri (studenti, famiglie e colleghi).