Sono rientrato ieri dal corso di Comunicazione Non Verbale (CNV) di Padova.

Durante entrambe le giornate di corso, mentre scoprivo i messaggi che il corpo e la voce ci mandano in continuazione, ho pensato molto a voi docenti: quanto potrebbe essere utile per un insegnante riconoscere con precisione le emozioni dai volti (e non solo) dei suoi studenti? Quanto sarebbe funzionale scoprire in anticipo eventuali “resistenze” generate in un collega da una nostra proposta poco gradita? Oppure rivelare qualche “bugia didattica” e riuscire in questo modo ad adoperarsi per risolvere la situazione…

Il principio che ho fatto mio grazie a questo corso è, in fin dei conti, semplice: non sempre quello che diciamo è pienamente coerente con quello che sappiamo esser vero.

Quando sussiste questa incongruenza, il nostro corpo non può fare a meno di inviare dei segnali; quest’ultimi sembrano dettagli irrilevanti e frequenti nella mimica e nei movimenti di chiunque, ma in realtà, per chi impara a riconoscerli, divengono informazioni piene di significato.

I messaggi tipici della Comunicazione Non Verbale possono essere segnali di falso oppure segnali rivelatori. I primi smentiscono, appunto, quello che la persona sta affermando (è possibile anche che la persona sia convinta di quello che dice, mentre una parte di lei non lo è pienamente); i secondi rivelano qualcosa di non detto (ad esempio delle emozioni legate all’argomento di cui si sta parlando).

Le emozioni di base che ho imparato a riconoscere sono 8: gioia, tristezza, rabbia, sorpresa, paura, disgusto, disprezzo e vergogna…

Ora, dal momento in cui ci relazioniamo con almeno una persona, almeno una volta al giorno, credo che sia importante conoscere e riconoscere questo genere di segnali… sono fonti di informazione talmente ricche da non poterci davvero permettere di non conoscerle…

Se ti interessa leggere qualcosa in merito, Paul Ekman è lo psicologo ricercatore che ha studiato le microespressioni del volto, da un punto di vista evoluzionistico, antropologico ed emozionale. Ha scritto diversi libri divulgativi della materia: te li consiglio se vuoi cominciare ad esplorare il mondo della CNV prima di frequentare un corso dal vivo, o magari mentre lo stai già facendo.

Per tutte le informazioni sui corsi di CNV (a metà prezzo per tutti gli Insegnanti di Scuola Primaria e Secondaria), visita il sito www.fym.it o richiedi informazioni personalizzate inviando una mail all’indirizzo info@fym.it

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  1. Paola Marini 27 Maggio 2012 at 20:12 - Reply

    Adoro questo tipo di comunicazione e di conseguenza anche tutte quelle serie tv che si ispirano ad essa…grazie per l’informazione riguardante lo psicologo ricercatore Paul Ekman; con Emilia già abbiamo deciso di acquistare dei libri…Tutto quello di cui parli è estremamente interessante. Grazie!

  2. Alberto 27 Maggio 2012 at 20:34 - Reply

    Grazie mille per il tuo interesse, Paola! ^_^

  3. mirko 22 Ottobre 2012 at 13:45 - Reply

    mi piacerebbe approcciare allo studio della CNV. .. da che testo divulgativo posso iniziare?
    grazie in anticipo per la vostra attenzione

  4. Alberto 23 Ottobre 2012 at 9:17 - Reply

    Ciao Mirko,

    uno dei testi più agevoli per cominciare ad approcciare alla lettura del linguaggio del corpo è quello che vedi a destra nel mio sito. Si tratta del libro scritto dai coniugi Pease: “Perché ci vergogniamo con gli occhi e mentiamo con i piedi?”. Un altro testo al quale potresti passare in seguito è “Il linguaggio segreto del corpo” di Anna Guglielmi.

    Come avrai già letto nell’articolo, uno dei modi più efficaci per imparare l’arte della Comunicazione Non Verbale è frequentare un corso che ti metta direttamente alla prova. Ovviamente mi sento di consigliarti vivamente il corso che organizzo e tengo insieme alla società di formazione FYM (www.fym.it), visto che so come è strutturato e quanta attività pratica (anche in strada) viene fatta.

    Se hai bisogno di qualcosa, fammi sapere!
    Ciao, Alberto

  5. Emanuele 27 Agosto 2014 at 18:34 - Reply

    Interessante articolo. Soprattutto, a differenza di molti altri articoli che ho letto sull’argomento, viene sottolineata una cosa importante: spesso il linguaggio del corpo smentisce ciò che uno dice, non la conferma e basta.

    Sembra scontato, ma c’è chi rende le due cose necessarie l’una per l’altra, quando invece il linguaggio del corpo è l’unica chiave di verità, in quanto non controllato dall’io.