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Published On: 31 Marzo 2012Categories: BlogTags: 12 Comments on Riflessioni/commenti/domande…

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  1. Carla Cocciolillo 31 Marzo 2012 at 17:56 - Reply

    Dieci modi per peggiorare una situazione problematica:
    1) entro in classe e cerco di ottenere il silenzio urlando più degli alunni;
    2) divento più ansiosa di loro;
    3) se vedo mancanza di fiducia insisto per demolire gli alunni con giudizi negativi;
    4) mostra debolezza in una situazione di confusione;
    5) mi relaziono con gli alunni come se fossi una di loro e non l’insegnante;
    6) se vedo disordine mentre utilizzano del materiale didattico faccio la stessa cosa sulla cattedra;
    7) quando racconto una storia noiosa e vedo disinteresse insisto nel continuare la narrazione;
    8) intervengo sempre per risolvere un conflitto in cui è coinvolto un bambino dal carattere debole e fragile;
    9) durante una conversazione favorisco solo l’intervento di bambini-leaders;
    10) quando gli alunni durante una discussione sovrappongono le loro voci io faccio lo stesso.

  2. Carmen Colameo 1 Aprile 2012 at 15:41 - Reply

    1)Entro in classe senza essermi accertata di aver salutato verbalmente e con lo sguardo (panoramico)tutti gli aluni.
    2)Inizio la lezione senza aver interagito con gli alunni, sia al fine di creare un buon clima relazionale generale che per testatare difficoltà incontrate rispetto al percoso svolto e le consegne date.
    3)Cerco di dare la scaletta dello svolgimento della lezione, ma se interrotta frequentemente con domande non contestuali, e interventi di disturbo mi innervosisco e scoraggio palesemente.
    4)Assumo un atteggiamento di rifiuto e di opposizione generalizzato verso gli alunni provocatori.
    5)Esasperata dall’indisciplina generale e dalla disattenzione, urlo per ruichiamarel’attenzione della classe.
    6) Rispetto ad atteggiamenti provocatori e di disturbo, esito e non do risposte coerenti.
    7) Non trovo azioni didattiche personalizatte in grado di gratificare e generare una risposta positiva degli alunni “disturbatori”.
    8) Catalizzo tutta la mia energia e attenzione sugli alunni egocentrici, provocatori che disturbano in continuazione.
    9) Non metto la giusta distanza emotiva, e il giusto ascolto tra me e gl alunni provocatori.
    10)Identifico tutta la classe come “difficile”.
    11)A seguito di fallimenti ripetuti mi sento inadeguata ed entro in classe con frustrazione.

  3. stefania salzano 2 Aprile 2012 at 15:41 - Reply

    Stefania salzano
    un’alunna interviene con domande non pertinenti nella spiegazione
    1) zittisco l’alunna
    2)metterla in imbarazzo
    3)invitarla a spiegare al mio posto
    4)chiedere ai compagni di classe di farle ognuno una domanda
    5)interrompere la spiegazione creando malcontento nel gruppo classe
    6) metterla in difficoltà con una domanda impegnativa
    7)Metterle una nota
    8) farla accomodare fuori dalla classe
    9)mandarla dalla dirigente
    Convocare i genitori.

  4. Fiorella D'Italia 3 Aprile 2012 at 16:42 - Reply

    Situazione: ho appena consegnato le verifiche scritte e, dal fondo dell’aula, arriva una voce:
    “professorè, perché mi ha messo questo voto? Come mai Tizio ha preso più di me?”
    (la scena potrebbe essere simile dopo la comunicazione della valutazione di una verifica orale che non avesse convinto l’alunno).

    10 MODALITA’ PEGGIORATIVE della situazione in questione
    1)”Ma come ti permetti di contestare il voto? Io non devo affatto darti spiegazioni……
    L’insegnante ha sempre ragione!!!!”
    2)“Ma si può sapere cosa ti importa del voto che hanno avuto i tuoi compagni?, devi pensare a te e cercare di non ripetere gli errori fatti!”
    3)“Stai qui a lamentarti solo perchè non riesci a capire gli errori che hai fatto…”
    4)Andando su tutte le furie: “Smettila di fare polemiche, non ho nessuna voglia di perdere tempo con le tue manie di persecuzione….”
    5)Mostrando(falsa)disponibilità guardo il compito con fare di sufficienza e, senza prestare attenzione alcuna, concludo che la valutazione è più che giusta…
    6)Minimizzando e quasi ridicolizzando l’intervento dell’alunno gli dimostro che gli errori commessi sono ancora più gravi di quanto io li abbia valutati.
    7)Inizio ad elencare modi e comportamenti non rispettosi dei ragazzi di oggi, decentrando l’attenzione dalla questione in oggetto.
    8)Trovo una scusa per rimandare la discussione avvalorando la tesi del tipo “ragazzi, adesso non c’è tempo, devo spiegare…..”
    9)Con fare molto annoiato: “Sei sempre il solito polemico…possibile che sia sempre tu a lamentarti? Tanto sai che sono solo io a decidere…”
    10)Assumo un atteggiamento opposto, di fiducia e ammirazione, nei confronti di quegli alunni che non si lamentano mai.

  5. Rosalba Felice 3 Aprile 2012 at 18:48 - Reply

    Situazione: un alunno iperattivo, non riuscendo a stare né fermo né zitto, interrompe continuamente la lezione, facendo perdere la concentrazione a me e ai compagni.
    1. Inizialmente lo ignoro, invitando i compagni a fare altrettanto.
    2. Lui continua, allora lo rimprovero bonariamente.
    3. Poiché insiste, lo prendo in giro, ridicolizzando il suo comportamento.
    4. Invito i compagni a dargli fastidio, sperando che così capisca.
    5. Cerco, poi, di intimorirlo, minacciando di assegnargli compiti aggiuntivi.
    6. Successivamente, scrivo una nota sul registro.
    7. L’alunno continua ugualmente, allora l’invito ad uscire e a togliere il disturbo.
    8. Lui si rifiuta, urla e mi aggredisce verbalmente.
    9. A questo punto l’intera classe è deconcentrata, si sente autorizzata a non rispettare le regole, visto che per il compagno è prassi; io urlo più di lui e me la prendo anche con gli altri.
    10. Trovo infine una punizione esemplare per ammonirlo e lo faccio accompagnare dal dirigente scolastico.

  6. Rosalba Felice 3 Aprile 2012 at 18:52 - Reply

    Non potendo essere con voi domani (sarò a Fabriano per viaggio d’istruzione), auguro a tutti una serena Pasqua.
    Un caro saluto

  7. Tiziana Di Sciascio 3 Aprile 2012 at 20:22 - Reply

    Situazione: un alunno si alza senza mai chiedere il permesso andando vicino ai compagni per chiacchierare o infastidirli rispondendo all’insegnante in modo provocatorio.
    1) Rivolta alla classe:” lasciatelo fare…”
    2)Alzando la voce lo invito subito a tornare al suo posto.
    3) Dico “non sai che hai le mani per poter chiedere il permesso?”
    4)Invito i compagni a non dargli attenzione e a cercare di non farsi distrarre.
    5) Minaccio l’alunno di interrogarlo.
    6)Minaccio l’alunno di scrivere note sul diario.
    7) Urlando apro la porta e lo invito ad uscire.
    8) Visto che diversi alunni non sostengono l’insegnante e continuano ad assecondare l’alunno, programmo, per punizione, un compito in classe.
    9)Minaccio l’alunno di mandarlo in Presidenza.
    10) Gli chiedo se è normale comportarsi così in classe.

  8. Anna Barone 3 Aprile 2012 at 21:33 - Reply

    Situazione: un alunno gattona tra i banchi
    1)Lo invito a sedersi.
    2)Invito chi vuole ad imitarlo.
    3)Gattono anch’ io.
    4)Entra il bidello urlando.
    5)Minaccia di chiamare il preside.
    6)Alcuni iniziano a piangere spaventati dal caos.
    7)Si rovescia il vaso dei fiori sulla cattedra.
    8)Va via luce.
    9)La temperatura dell’aula aumenta.
    10)Arriva una collega agitatissima con un bambino che sanguina.

  9. Alberto 3 Aprile 2012 at 22:05 - Reply

    Grazie a tutte coloro che hanno già postato il proprio contributo: ricordo ad Anna che i 10 punti descrivono quello che LEI può fare per peggiorare la situazione.

    Ci vediamo domani… Buona serata!
    Alberto

  10. Maria Teresa Di Casoli 4 Aprile 2012 at 11:41 - Reply

    ragazzina dislessica di terza e la sua amica del
    cuore straniera. quando mi vedono entrare, sistema
    ticamente si alzano e vanno fuori dall aula.
    si giustificano dicendo che non ci capiscono niente
    ed è inutile quindi stare in classe.
    Come posso peggiorare la situazione:
    1. Entrate altrimenti vi metto la nota
    2. Dovete rientrare e sedervi come tutti gli altri
    3. Se continuate così chiamo la preside
    4. siete sempre le solite!
    5. per colpa vostra sono costretta a iniziare la
    lezione sempre tardi
    6. Verrete sospese
    7. Non verrete ammesse all’esame
    8. Se non avete voglia di fare nulla, è meglio
    starsene a casa
    9.Disturbate anche i ragazzi che vogliono seguire
    e non possono farlo per colpa vostra
    10. In questo modo non riuscirò a finire il pro
    gramma e di cose da fare ce ne sono ancora
    tantissime.

  11. Licia Trofini 4 Aprile 2012 at 15:45 - Reply

    Situazione: un alunno che si alza continuamente, corre per l’aula, urla, si avvicina ai compagni più inclini a seguirlo e non fa i compiti.
    1)evidenziare continuamente i suoi errori.
    2)non sorridergli.
    3)lamentarsi continuamente.
    4)ignorarlo.
    5)scrivere sui suoi quaderni note negative.
    6)isolarlo.
    7)affiancarlo ai compagni più disattenti e vivaci.
    8)assentarsi dall’aula.
    9)allontanarlo dal gruppo classe.
    10)non affidargli ruoli di responsabilità.

  12. Carla Cocciolillo 29 Aprile 2012 at 18:35 - Reply

    Dieci modi per peggiorare una situazione problematica:
    1) entro in classe e cerco di ottenere il silenzio urlando più degli alunni; sì (raramente)
    2) divento più ansiosa di loro; no
    3) se vedo mancanza di fiducia insisto per demolire gli alunni con giudizi negativi; no
    4) mostra debolezza in una situazione di confusione; no
    5) mi relaziono con gli alunni come se fossi una di loro e non l’insegnante; no
    6) se vedo disordine mentre utilizzano del materiale didattico faccio la stessa cosa sulla cattedra; si
    7) quando racconto una storia noiosa e vedo disinteresse insisto nel continuare la narrazione; no
    8) intervengo sempre per risolvere un conflitto in cui è coinvolto un bambino dal carattere debole e fragile; si
    9) durante una conversazione favorisco solo l’intervento di bambini-leaders; no
    10) quando gli alunni durante una discussione sovrappongono le loro voci io faccio lo stesso. si (raramente)
    Nella scatola metto i punti 6) e 7).
    1)Situazione difficile: l’intera classe si mostra molto rumorosa e fa fatica a seguire l’attività proposta.
    Come reagisco (al contrario): continuo e nel frattempo alimento la loro esuberanza coinvolgendoli in un’attività motoria.
    2)Situazione difficile: una bambina molto vivace interviene continuamente.
    Come reagisco (al contrario): sostituisco il rimprovero mettendo in evidenza i suoi interventi positivi.