
Ecco i quattro semplici passaggi proposti da Anna…
- Prima di iniziare l’attività e di prendere i quaderni, ritaglio un breve momento (5/10 minuti) dove anticipo agli studenti cosa faremo insieme durante la lezione;
- nel corso dell’ora, chiedo agli studenti dove siamo arrivati e cosa ci attende ancora;
- rispetto le pause stabilite durante la fase preliminare (punto 1) e su richiesta ne aggiungo delle altre;
- alla fine chiedo se le attività sono piaciute, quali sono state più utili, quali sono sembrate difficili o noiose…
Il risultato? Far amare la materia, verificare e creare con gli alunni le strategie più idonee per l’insegnante… Ci divertiamo e allo stesso tempo faccio in modo che i ragazzi si impegnino nella costruzione delle lezioni; questo tra l’altro contribuisce ad alleggerire il mio carico di lavoro e a responsabilizzare tutti in classe.
Inoltre gli studenti si sentono (e sono!) una componente fondamentale nella scelta di strategie creative; queste si dimostrano più idonee al loro apprendimento, perché scelte in base al gradimento e al piacere provato nel portarle avanti.
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Prima di commentare questa strategia e dirvi cosa ne penso, mi piacerebbe leggere l’opinione di ciascuno di voi… 🙂
salve, insegno tecnologia alle scuole medie e adotto anche io questo metodo, anche se con qualche variante, inoltre scrivo alla lavagna la scaletta da seguire per l’argomento scelto e la sviluppiamo insieme sia con l’aiuto del testo che delle mie spiegazioni, ragioniamo insieme, e loro imparano in classe, e sono loro stessi che deducono i tempi e i metodi per sviluppare l’argomento: schemi, mappe ecc.
quest’anno ho cambiato scuola e mi sta tornando utile questa strategia in quanto nessuno dei colleghi precedenti l’aveva adottata, grande soddisfazione quando mi è stato detto: prof. con lei non ci annoiamo!!! buon lavoro! Carolina
…anche per me come per Carolina, questa metodologia è praticamente sistematica e non ci devo neanche pensare: mi viene automatica, sia quando mi accingo a trascorrere con la classe 6 ore filate(spiego quel che intendo fare, accolgo eventuali proposte o variazioni, ma matto anche nel conto che il rispetto del programma è legato anche alla capacità dei bambini di non essere dispersivi o può comunque subire variazioni qualora fosse necessario), ma anche per interventi di solo un’ora. Questo approccio ci fa sentire tutti una squadra….e spesso sono i bambini stessi a richiamare i dispersivi di turno per poter rispettare la scaletta concordata. Buon lavoro a tutti !
lo facevo senza sapere che si trattasse di una strategia! Io posso testimoniare che i bambini appena mi vedono mi chiedono quindi cosa dobbiamo fare oggi? e spesso vogliono anche rifare quanto fatto precedentemente perchè sono rimasti molto colpiti dagli argomenti e dalla metodologia.
Ottima strategia! La utilizzo con i miei piccoli alunni di seconda Primaria e devo confermare che, sebbene siano ancora piccini, sentono la necessità di essere informati e di essere parte attiva nel loro apprendimento. Devo invece introdurre il punto due…cioè chiedere alla classe a punto siamo e ci attende ancora. Grazie per i preziosi suggerimenti!
Grazie per tutti questi commenti… 🙂