
La lettera che Abraham Lincoln scrisse nel 1830 all’insegnante di suo figlio.
Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe;
che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso…
Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce,
e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti….
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri….
Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare…
Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando…
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore…
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini,
ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto.
Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare…
È un così caro ragazzo, mio figlio!
Abraham Lincoln, 1830
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Lavoriamo, anche noi, affinché questo maestro non resti solo in questo immane lavoro!!!!!
bellissima
Grazie mille, Mauro… sono contento che ti sia piaciuta! 🙂
Bella, così tanto, da togliere il fiato. Copio e incollo. Grazie!!!! E …buona domenica!
Grazie… la condivido immediatamente!
Bellissima un vademecum x ogni educatore!
Lincoln aveva le idee chiare su una scuola di qualità!!! Approvo parola per parola…mi sorge un dubbio:come avrà risposto l’insegnante?Caro presidente,cambio mestiere:mi si chiede troppo e non posso fare tutto da solo!!
Grazie Prof. non ne sbagli una!
E’ molto bella questa lettera….profonda ma semplice…la condivido subito sulla mia bacheca!!
accidenti…questa lettera è da brivido…la copierò tra i miei documenti personali e, per me che sono da poco nel mondo della scuola, sarà un monito per cercare di fare sempre del mio meglio per diventare (spero) una brava insegnante!Grazie Alberto per tutte le belle cose che condividi con noi!
Grazie a tutti per i vostri commenti e le condivisioni: più insegnanti leggeranno (e, magari, faranno propria) questa lettera, più sarò contento e soddisfatto!! 🙂
La lettera è davvero interessante la stamperò e la porterò a scuola, sarà un argomento di riflessione anche per le mie colleghe e soprattutto anche per i genitori dei miei alunni.
Questa lettera andrebbe indirizzata anche e soprattutto agli educatori per eccellenza:i genitori, che spesso delegano la scuola e gli insegnanti al loro difficile compito; ma come genitore e insegnante concordo perfettamente con le parole di Lincoln. A me piace anche la poesia intitolata: “I bambini imparano ciò che vivono” di Doroty Law Nolte. Buona ricerca e buona lettura. Barbara
Che ognuno possa imparare al massimo!!! Molto bella…la faccio un poco mia e, la divulgo immediatamente!!!
Bellissima….parole da “grandi uomini”
Ne farò tesoro!
…sentire fortemente la responsabilità di trasmettere questi valori e doversi preoccupare di accertare che nessuno li soffochi attraverso vetrine piene di fumo,scarne di valori e ridondanti di egocentrismo! LEGGETELA!!
Ti ringrazio per avermi dato la possibilita’ di leggere queste righe senza tempo, senza saperlo sono le fondamenta dell’educazione che sto dando ai miei tre figli. Grazie ancora.
Grazie!!!! E’ da leggere ai docenti,ai dirigenti, ai genitori, ai ragazzi.
Molto sifìgnificativa !!! la ricopierò e la metterò nalla sala dei professori!!
“Gli insegni il segreto di una risata discreta…”, presuppone certo che i docenti per primi debbano saper ridere e sorridere!
Bella.
Grazie Alberto
E’ una lettera stupenda e racchiude ciò che ogni insegnante vorrebbe essere,riuscire ad essere.”…la prova del fuoco fa il buon acciaio”..La metterò in sala docenti e la leggerò nelle mie classi. Grazie. Complimenti.
Ho appena ricevuto una mail da un mio alunno di IV liceo scientifico che mi ringraziava per una lezione tenuta sabato incrociando Lucrezio e Pirandello. Domani in classe leggerò questa lettera di Lincoln ed il tema sarà “c’è ancora e sempre tanto da fare”. grazie per l’opportunità.
ogni insegnante la dovrebbe leggere
Mia figlia porta all’esame proprio Abraham Lincoln sono felice di poterle dare questo ulteriore contributo. Per me, invece, che sono insegnante, ho già fatto il copia-incolla!!! Grazie!!!
lettera stupenda …
Copio e fotocopio per tutti i genitori dei miei alunni così avranno l’occasione per riflettere e “correggere” il loro percorso educativo.
La metto in sala insegnanti? O preferisci sulla porta della 4°B?
Sono due significati diversi, molto diversi……. Cosa preferisci? Io una preferenza l’avrei!!
Grazie, non ne ero a conoscenza. Penso che ogni insegnante dovrebbe farne tesoro. ….è stupenda!
Stupenda è dir poco,la stamperò per appenderla nei corridoi in modo che tutti la leggano
Una cosa davvero speciale: CHE DIFFERENZA COL MONDO DI OGGI!
ATTUALISSIMA….NONOSTANTE SIANO PASSATI 183 ANNI, PENSO SIANO I PROBLEMI E LE SITUAZIONI CHE ANCORA OGGI UN BUON INSEGNANTE DEBBA SAPERE IMPARTIRE ED INCULCARE NEI PROPRI ALUNNI.ANCHE IO LA COPIERO’ E LA REGALERO’ ALLE MIE COLLEGHE ….E UNA COPIA LA METTERO’ SULLA PORTA DELLA MIA AULA. GRAZIE.
Grazie. La condividerò con i Colleghi. Spero ci aiuti a riscoprire il nostro ruolo di Educatori(prima di tutto di noi stessi).
magari gli insegnanti di oggi seguissero questi suggerimenti avremmo sicuramente un mondo migliore
Grazie ancora per tutti i commenti… Prof, la metta sia sulla porta della 4B che in sala insegnanti… Melius abundare quam deficere… 😛
Molto bella, ma probabilmente non è di Lincoln ma di un autore che si è servito del nome di Lincoln per dare maggiore risonanza alla cosa.
Lincoln nel 1830 aveva 21 anni, si è sposato nel 1842 e il primo figlio, Robert Todd, è del 1843.
A questa pagina trovate qualche spiegazione in più:
http://www.wanderings.net/notebook/Main/AbrahamLincolnLetterSonsTeacher
Grazie mille per la precisazione, Paolo.
In effetti potrebbe non essere stata scritta da Lincoln: come riporta anche l’interessante link che hai condiviso con gli utenti del blog, rimane davvero una gran bella lettera!
Grazie ancora per l’informazione… 🙂
Bellissima…gli insegnanti dovrebbero appenderla in classe…e i padri in casa….
sante parole,(scritte da…non ha importanza…)un invito a riflettere come insegnante e come cittadino…
Grazie…
Molto bella. E’ da leggere agli insegnati, a tutti i dirigenti di ogni scuola e ai genitori tutti.
Questa “chicca” mi era sfuggita. Grazie per questo pacco regalo, ma anche per i consigli e gli spunti utili che ci dai.
Un augurio sincero per il 2014 che sia sereno e proficuo per tutti.
Più la leggo e più mi piace… e quanto è ancora attuale.
Credo che la trascrivero’ in prima persona; PRINCIPIO DI IMPEGNO E COERENZA, verso i miei alunni ma anche verso i miei figli 🙂
ciaooooo
donca le propia un bel lavor le fet propia ben