In questo audio ti descrivo un’idea davvero interessante circa l’uso dei social network nella didattica.
Perché non utilizzare le potenzialità di facebook per studiare la letteratura, la storia, la filosofia o l’epica?
Ascolta l’audio e, se ti va, leggi anche l’iniziativa portata avanti da Sarah Brown Wessling, Insegnante dell’anno negli Stati Uniti (2010).
Idea magnifica, io lavoro nella scuola primaria perciò dovrò aspettare che i miei bimbetti arrivino in quinta prima di poter provare un’attività del genere, ma lo farò, me lo riprometto fin da ora.
Ho già condotto un esperimento con il V canto della Divina Commedia, ciascuno degli studenti rappresentava un personaggio. E’ stata un’esperienza molto stimolante e proficua. Teniamoci in contatto per eventuali scambi di idee.
salve, io nel mio piccolo ho già incominciato ad usare Facebook per la didattica:pubblico nella mia pagina”imparare con le rime” tutte le poesie e le filastrocche che scrivo e propongo in qualche modo ai miei alunni, così ogni genitore può divertirsi insieme ai bambini e far capire loro che Faceboook pùò essere usato anche per apprendere!
L’idea mi piace molto (insegno matematica e scienze nella scuola secondaria di primo grado) e mi piacerebbe sperimentarla in una classe terza. Penserò ai temi da affrontare ma se qualcuno ha già qualche idea vorrei confrontarmi. grazie e buone vacanze
sandrapassucci@libeo.it
hola!!! come va???
Spunto molto interessante. Grazie mille! Quest’anno volevo proporre come progetto didattico per le mie classi la gestione di un blog, ma poi ho fatto alcune riflessioni che mi hanno portato a valutare facebook come una finestra didattica più interattiva, stimolante e funzionale ai miei scopi (insegno storia e filosofia). Facendo una rapida ricerca sul web ho notato, inoltre, che i blog delle classi – salvo rare eccezioni – vengono aggiornati raramente, spesso abbandonati e usati quasi esclusivamente come contenitori unidirezionali per raccontare la gita scolastica o l’evento straordinario. Se io, studente X, scrivo un post sul mio blog, quasi sicuramente sarò l’unico a leggerlo (oltre all’insegnante e forse a un paio di amici). Le interconnessioni di facebook invece permettono, automaticamente, che il mio pensiero sia visibile ai miei contatti, che mi valuteranno ancora prima dell’insegnante. Devo quindi imparare a selezionare ciò che penso e scrivo, a discernere l’interessante dal superfluo, potenziare abilità linguistiche, fantasia, creatività. Rimane ovviamente imprescindibile il ruolo dell’insegnante che vigili sulle “esternazioni” social dei suoi studenti, perché queste siano adeguate allo stile e ai contenuti richiesti e siano sempre in linea con gli obiettivi prefissati da un progetto multimediale di questo tipo. Grazie. Un saluto. Sonia