Una possibile applicazione didattica del principio di coerenza studiato da Cialdini: come far crescere il potere persuasivo delle proposte che rivolgiamo agli Studenti, ai Colleghi, alla Dirigenza e alle Famiglie dei ragazzi.

Come aumentare la probabilità che le nostre richieste vengano accolte (facilmente), rispettando al contempo i bisogni e i valori dei nostri interlocutori.

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  1. Maria Rita Cucurachi 19 Gennaio 2014 at 15:01 - Reply

    Ottimi gli esempi utilizzati e gli spunti di riflessione su di un terreno così insidioso. Mi piacerebbe saperne di più su come evitare la “coerenza nell’errore”. Grazie e buona domenica.

  2. Bruna 20 Gennaio 2014 at 11:48 - Reply

    Il principio di coerenza che brevemente hai esposto, mi fa pensare alla chiarezza del “contratto didattico” cioè dell’insieme di regole e comportamenti, resi pubblici dall’insegnante, per una attività didattica pensata come efficiente ed efficace. Ma nell’ultima parte del messagio parli del dialogo con studenti e insegnanti e genitori, per la generazione di “regole e comportamenti”. E’ una buona idea perchè conferisce RESPONSABILITA’, ….santa parola nei rapporti umani e dunque anche scolastici. Ma ho paura che i genitori, che non “respirano” l’aria dell’aula, possano scambiare tale interpellanza come insicurezza del docente.