Insegnare è anche affrontare problemi

Insegnare è anche affrontare problemi

Parlare di insegnamento significa, inevitabilmente, parlare di problemi.
Non perché la scuola sia “problematicamente difficile”, ma perché è un luogo vivo dove si incontrano persone, valori, visioni e fragilità.
Ogni giorno gli insegnanti si muovono dentro una rete di sfide che riguardano non solo la didattica, ma l’etica, la società e la crescita umana.

Essere docenti oggi significa essere educatori, comunicatori, mediatori, innovatori, e — soprattutto — persone che cercano senso in ciò che fanno.
Una missione affascinante, ma anche carica di complessità.

La complessità della scuola contemporanea

Nelle scuole di oggi si intrecciano i grandi temi del nostro tempo e ogni insegnante si trova, volente o nolente, a esserne portavoce:

  • Etica e società: riflettere con gli studenti su valori, legalità, responsabilità civile e sociale. 
  • Nuove tecnologie: integrare l’intelligenza artificiale e gli strumenti digitali senza perdere la relazione educativa. 
  • Ambiente ed energia: educare alla sostenibilità e al pensiero critico. 
  • Mondo del lavoro: preparare gli studenti a un futuro incerto, fatto di professioni in continuo cambiamento. 
  • Problemi educativi: affrontare bullismo, disagio giovanile, dispersione scolastica, inclusione. 
  • Tematiche di genere e affettività: guidare discussioni su rispetto, identità e consapevolezza. 
  • Innovazione didattica: trovare nuove strade per coinvolgere, motivare e stimolare curiosità. 

Tutti questi temi — interconnessi e in costante mutamento — rendono la scuola un ecosistema complesso.
E chi ci lavora dentro ogni giorno lo sa bene: gestire la complessità viene visto troppe volte come un lusso e molto meno come una necessità a cui prestare orecchio.

Ridurre la complessità non vuol dire semplificare

Un insegnante strategico non fugge dal problema: lo osserva.
Nel coaching strategico si parla di riduttori di complessità, ovvero strumenti che aiutano a dare forma e senso alle sfide più difficili.

Si può trovare un ordine nella confusione senza banalizzare.
È come tracciare una mappa per orientarsi: scegli da dove partire, distingui ciò che dipende da te da ciò che non puoi influenzare e smetti di reagire d’impulso.

Ogni volta che un docente impara a fermarsi, a leggere la realtà da più angolazioni, a scegliere consapevolmente la prossima mossa, sta praticando problem solving strategico.

Condividere con gli studenti un modello di pensiero strategico

Come possiamo educare i ragazzi alla riflessione, se noi per primi non abbiamo un modello condiviso per affrontare i problemi?
Senza un linguaggio comune del “come si ragiona”, ogni dialogo resta sospeso tra opinioni.

Il modello strategico proposto da MetaDidattica offre proprio questo: un metodo concreto per analizzare i problemi, riconoscere gli schemi disfunzionali e sperimentare alternative sostenibili.
Allenare gli studenti a ragionare in modo strategico significa aiutarli a diventare protagonisti del proprio pensiero critico.

È un atto educativo sociale che parte da noi adulti e si trasmette per esperienza, non per spiegazione.

Riflessione e metodo: due alleati per la scuola che cambia

Viviamo in un tempo che ci spinge a correre. A “fare” più che a capire.
Ma il vero cambiamento educativo nasce proprio da una pausa consapevole: quella che ci permette di trasformare un problema in una domanda fertile.

Allenare il pensiero strategico non serve solo a risolvere i piccoli conflitti quotidiani, ma a gestire la complessità di un mondo che cambia più in fretta di quanto la scuola possa adattarsi.

E allora sì, forse i problemi complessi non si risolvono davvero.
Si attraversano, insieme. Con ascolto, metodo e coraggio.

Ogni volta che un insegnante sceglie di restare nel problema invece di evitarlo,
ogni volta che trasforma la fatica in apprendimento e la paura in consapevolezza,
ogni volta che sceglie di chiedere “come posso fare meglio?” invece di “di chi è la colpa?”,
sta già cambiando la scuola.

Vuoi allenarti a gestire la complessità in classe?

MetaDidattica ti offre percorsi di coaching strategico e formazione sulle soft skills per docenti, dirigenti ed educatori.
Imparerai a usare strumenti concreti di problem solving, comunicazione efficace e gestione emotiva per affrontare le sfide della scuola di oggi — con metodo, lucidità e umanità.

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Dafne Rubini, 

Pedagogista dell’Espressione

Coach Strategica

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