Buongiorno Alberto, il mio punto di vista è quello del genitore.
Mi piacerebbe confrontarmi con professori che applichino queste strategie anche solo per dimostrami che sono attenti allo studente e non solo al voto. A volte c’è qualcuno che mi lascia un pò spaesato. In particolar modo quei professori che sanno che la media voti è 5.78 oppure 4.25 (risposte ricevute a febbraio) ma che non sanno darmi una spiegazione sul come lo studente vive la classe e che come unica risposta sanno dire … perchè non studia (il perchè?).
Ritengo che sarebbe importante la condivisione tra genitori e professori specialmente nel periodo post-covid. Mi auguro che ci siano professori che seguano i vostri suggerimenti in quanto noi genitori ne abbiamo bisogno.
Buona domenica
Mi pare che possa essere vincente attivarsi in modo empatico con i genitori che, sempre più spesso, manifestano incertezze o addirittura scoramento nella relazione con i figli (non so più cosa fare, le ho provate tutte…). Mi pare che il colloquio con i docenti necessiti di uno spazio in cui rincuorare e incitare i genitori (è sano e normale che il ragazzo abbia questo modo di fare, perseverate nel vostro approccio, i bambini non hanno un libretto di istruzioni alla nascita…)
Le sue strategie sono ottime e durante i colloqui cerco proprio questo tipo di approccio che mette i genitori più sulla via collaborativa che difensiva.
Trovo invece meno semplice spiegare ad un genitore che ci sono problemi che andrebbero affrontati con uno specialista , vedesi DSA ecc. Lì l’approccio si fa complesso e difficile poiché il docente consiglia ed espone delle problematicità ( con estremo tatto) e che rimanda a delle persone preposte a prenderle in considerazione. Questo tipo di comunicazione difficile e delicata da gestire, mi preoccupa soprattutto quando so che avrò di fronte un genitore che difficilmente accetterà le mie parole.
Giuliano, Paola, Maria Gabriella, grazie per i vostri commenti e gli spunti di riflessione!
Li terrò presenti nei prossimi articoli/video/audio… avete sollevato questioni delicate e super interessanti, che faccio fatica a trattare in un commento. Mi prendo del tempo quindi per elaborare qualche spunto utile (mi auguro!!) per voi e per tutti i lettori di MetaDidattica.
Buongiorno Alberto, il mio punto di vista è quello del genitore.
Mi piacerebbe confrontarmi con professori che applichino queste strategie anche solo per dimostrami che sono attenti allo studente e non solo al voto. A volte c’è qualcuno che mi lascia un pò spaesato. In particolar modo quei professori che sanno che la media voti è 5.78 oppure 4.25 (risposte ricevute a febbraio) ma che non sanno darmi una spiegazione sul come lo studente vive la classe e che come unica risposta sanno dire … perchè non studia (il perchè?).
Ritengo che sarebbe importante la condivisione tra genitori e professori specialmente nel periodo post-covid. Mi auguro che ci siano professori che seguano i vostri suggerimenti in quanto noi genitori ne abbiamo bisogno.
Buona domenica
Mi pare che possa essere vincente attivarsi in modo empatico con i genitori che, sempre più spesso, manifestano incertezze o addirittura scoramento nella relazione con i figli (non so più cosa fare, le ho provate tutte…). Mi pare che il colloquio con i docenti necessiti di uno spazio in cui rincuorare e incitare i genitori (è sano e normale che il ragazzo abbia questo modo di fare, perseverate nel vostro approccio, i bambini non hanno un libretto di istruzioni alla nascita…)
Le sue strategie sono ottime e durante i colloqui cerco proprio questo tipo di approccio che mette i genitori più sulla via collaborativa che difensiva.
Trovo invece meno semplice spiegare ad un genitore che ci sono problemi che andrebbero affrontati con uno specialista , vedesi DSA ecc. Lì l’approccio si fa complesso e difficile poiché il docente consiglia ed espone delle problematicità ( con estremo tatto) e che rimanda a delle persone preposte a prenderle in considerazione. Questo tipo di comunicazione difficile e delicata da gestire, mi preoccupa soprattutto quando so che avrò di fronte un genitore che difficilmente accetterà le mie parole.
Giuliano, Paola, Maria Gabriella, grazie per i vostri commenti e gli spunti di riflessione!
Li terrò presenti nei prossimi articoli/video/audio… avete sollevato questioni delicate e super interessanti, che faccio fatica a trattare in un commento. Mi prendo del tempo quindi per elaborare qualche spunto utile (mi auguro!!) per voi e per tutti i lettori di MetaDidattica.
Grazie, grazie!
Alberto