Un uomo d’affari incontrò sulla riva del mare un pescatore. Notò con fastidio che era sdraiato accanto alla propria barca e si godeva tranquillamente il sole.
“Perché non stai pescando?” Domandò l’uomo d’affari.
“Perché ho già pescato abbastanza pesce per tutto il giorno.”
“E perché non ne peschi ancora?”
“E cosa ne farei?”
“Guadagneresti più soldi. Potresti comprare un motore da attaccare alla tua barca per andare più al largo e pescare più pesci. Così potresti avere più denaro per acquistare una rete di nailon, e avendo ancora più pesci avresti più denaro. Presto avresti tanti soldi da poterti comprare due barche o addirittura una flotta. Allora potresti finalmente diventare ricco come me.”
“E a quel punto cosa farei?” chiese il pescatore.
“Ovvio, potresti rilassarti e goderti la vita” rispose l’uomo d’affari.
E il pescatore, con un sorriso… “Cosa credi che stia facendo ora?”

Published On: 12 Giugno 2013Categories: BlogTags: , 3 Comments on La storia del pescatore

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  1. Maria Rita 18 Giugno 2013 at 11:09 - Reply

    Vabbè, si vede che siamo in vacanza!(per chi non ha gli esami di Stato). le ultime due domeniche metadidattiche mi sono sembrate “vuotine”,banalmente “silenziose” e poco “pescose”.grazie comunque per tutto il percorso dell’anno.

  2. Alberto De Panfilis 19 Giugno 2013 at 10:29 - Reply

    Grazie per il tuo prezioso feedback, Maria Rita: senz’altro mi colpisce e stimola a far meglio.
    Mi hai fatto riflettere sul concetto di standard: una volta raggiunto un certo livello non è scontato riuscire a mantenerlo. Anzi, devo dire che è davvero impegnativo. Ma, per citare una scena del film “The prestige”, LA MIA PASSIONE È ALL’ALTEZZA DEL COMPITO.

    Se poi ti va, potresti anche tenere in considerazione che quando risultato più silente sul sito è perché sono più attivo

  3. Alberto De Panfilis 19 Giugno 2013 at 10:37 - Reply

    …partito il commento, lo continuo qui.

    Ti dicevo che potresti tenere in considerazione che le volte in cui mi percepisci meno presente online è perché sono più presente “offline”, con attività che poi contribuiscono ad espandere le competenze condivise su MetaDidattica.

    Grazie ancora per il tuo pensiero!
    Albertoo