Nel secondo video della serie COL PIEDE GIUSTO (una raccolta di strategie per cominciare al meglio l’Anno Scolastico ormai alle porte) impareremo a giocare a nostro vantaggio (e a vantaggio della classe) la carta della stretta di mano.
Tutti i commenti sono bene accetti!
Buona visione… 😉
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Condivido in pieno…è proprio importante se non fondamentale conoscere i nostri alunni. Insegno in una scuola primaria e la comunicazione in classe passa attraverso interventi dei bambini, ascolto del docente e…lettere tra alunni e maestra o tra di loro.
Il nome!!!! tragedia mia infinita! 6 classi di superiori, 150 alunni, circa 100 nuovi. Nomi imparati oggi 2 😀
Userò qualche consiglio per cercare di impararli prima di Natale come accadde di solito… grazie
Io sono una dei fortunati che impara i nomi subito. Avevo notato che questo colpisce molto i ragazzi (insegno matematica alle medie) e anzi mi fa apparire quasi come una prof con qualche potere, tipo lettura del pensiero o preveggenza! La cosa mi diverte un sacco e sfrutto la scia per fare alcuni di quei giochi in cui si indovina il numero…sono una maga! Il mio problema sorge dopo i primi giorni di scuola: come mantenere la sorpresa e l’attenzione viva nei ragazzi?…di solito cala giorno dopo giorno
Giovanna, hai proprio ragione. L’effetto WOW è senz’altro una risorsa importante da poter sfruttare, ma poi è necessario avere a disposizione altri strumenti per mantenere alti i livelli di attenzione e motivazione in classe.
Non è semplice elencarli, ma spulciando il sito e tenendo presenti le prossime occasioni formative in programma, ci auguriamo di poter dare un contributo significativo!
Un grande augurio…
Alberto
Buongiorno Alberto, sono un’insegnante di scuola primaria alle prime armi. Da marzo di quest’anno ho insegnato in due classi, una quarta e una quinta. Con i bambini di quinta non ho avuto problemi, mentre con quelli di quarta che già mi avevano incontrata in occasione di supplenze saltuarie è stato difficile farsi rispettare. Camminavo tra i banchi, cercavo di coinvolgere tutti, di legare ciò di cui parlavo con i loro interessi ma l’attenzione durava poco. Si alzava uno dei bambini e buttava a terra l’astuccio del compagno e si scatenava un litigio che non riuscivo neanche a iniziare a sedare che la collega entrava in classe rimproverando tutti e facendo sentire me un’incapace. Da settembre lavorerò in un’altra scuola in una classe più numerosa e sono terrorizzata. Come faccio a diventare più autorevole a farmi accettare e riconoscere come la loro maestra? Consigliami tu. Grazie.
Gentile Rosa,
ti ringrazio per il commento e la tua richiesta di informazioni: il quesito che hai posto al termine del tuo messaggio non ha una risposta univoca (purtroppo, o per fortuna).
Come ogni situazione scolastica delicata è opportuno dedicarle il giusto tempo e la giusta attenzione: hai mai pensato a delle sessioni di coaching scolastico individuali? In questo modo potresti ricevere il supporto personalizzato di cui hai bisogno!
Se ti va di ricevere maggiori informazioni, clicca qui (www.metadidattica.com/coaching-scolastico/) oppure inviami un’email all’indirizzo info@metadidattica.com
Un caro saluto,
Alberto DP
Vorrei avere più informazioni su questo servizio di coaching scolastico proposto da Alberto D.P.
Gentile Maria Isabella,
la ringrazio per il messaggio e la sua richiesta di informazioni.
Abbiamo raccolto tutte le principali info qui: http://www.metadidattica.com/coaching-scolastico
A presto,
Alberto DP