Anche questo agosto abbiamo fatto strada, percorrendo il consueto percorso formativo che si snoda da Rieti ad Assisi.

Ho avuto infatti il piacere e l’onore di coordinare e condurre, insieme ai miei Colleghi Federica Valente e Piercarlo Romeo, il Cammino della Consapevolezza.

Amiamo definire questo corso “la summa esperienziale” dell’intera offerta formativa FYM. Scopri perché leggendo le parole dell’Insegnante che ha preso parte a questa esperienza unica

Clicca qui e buona lettura!

Alberto

Formazione continua dei docenti. La formazione è un diritto-dovere. La formazione deve essere obbligatoria. La formazione come dovere da assolvere.

Non ho mica le idee chiare su cosa sia la formazione del corpo docente.

Non sono affatto sicura che la partecipazione a qualche corso-conferenza rappresenti davvero l’aggiornamento auspicabile per i professionisti che, quotidianamente, si occupano dell’apprendimento, dell’educazione delle cittadine ed i cittadini di domani.

Penso alla formazione come un progetto di crescita, prima personale, poi professionale.

 

Vengo da un’esperienza davvero significativa, che mi sta facendo riflettere su ciò.

 

Il 27 agosto 2014 sono partita da Bologna. Io, una donna, madre, insegnante.

 

Ho scelto di partecipare a “Il cammino della Consapevolezza – A piedi verso te stesso…”, un percorso di formazione on the road: la scuola della strada! Organizzato da FYM (Free Your Mind).

Ho camminato per cinque giorni, con me stessa, con altre persone, fino a quel momento sconosciute, non solo insegnanti. Un gruppo eterogeneo per età, professione, provenienza.

Abbiamo camminato da Rieti ad Assisi. Cinque giorni intensissimi di sensazioni, emozioni, apprendimento e scambio continuo.

Abbiamo riscoperto il nostro corpo, il nostro atteggiamento mentale, il nostro equilibrio emotivo.

Abbiamo parlato di apprendimento, camminando, insieme, passo dopo passo, fianco a fianco.

 

Io, personalmente, ho re-imparato ad imparare. Ad imparare facendo. Ad apprendere in azione.

Ho re-imparato ad ascoltare, me stessa e gli altri. Ad ascoltare il mio corpo, i miei passi, il mio respiro, il mio pensiero. Ad ascoltare, con rispetto e senza giudizio, chi mi sta di fianco. Ad ascoltare ed amare la natura. Ho riscoperto l’importanza del gruppo, dell’agire sinergico.

 

Il 31 agosto 2014 sono rientrata a Bologna. Io, una persona più consapevole, donna, madre, insegnante.

 

Proteggo questo “mio nuovo sentire” da inquinamento, ché io possa trasmettere, sperimentando insieme, ai cuccioli che incontrerò in questo anno scolastico, la meraviglia dell’imparare in libertà, criticità e consapevolezza. Inoltre, penso al lavoro in team, a come sarà diverso il mio approccio al confronto, alla collaborazione; penso alle tante volte in cui mi sono fermata alle apparenze, alle sensazioni, senza cercare le informazioni, le vere motivazioni. Penso agli impegni collegiali, a come sarà diversa la mia partecipazione, il mio ascolto, la mia espressione. Penso ai colloqui con i genitori, all’ascolto attivo, alla comunicazione efficace.

 

Ho voglia di condividere con le colleghe ed i colleghi questa mia esperienza, ché altre/i possano avvicinarsi e conoscere.

Questa è FormAzione! Per come la intendo io…

 

Grazie e buon Cammino,

Rosanna Carlucci

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Published On: 03 Settembre 2014Categories: BlogTags: 1 Comment on Lettera di un’Insegnante in Cammino

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  1. Federica 3 Settembre 2014 at 16:24 - Reply

    Ros… è stato un piacere camminare con te… Felicissima di averti incontrata lungo il mio cammino 😉