Ecco il nuovo articolo della dott.ssa Viviana Vinci, logopedista e specialista in DSA e BES.

Buona lettura!

Oggi voglio condividere con voi, in particolare con le insegnanti della Scuola Primaria, uno strumento che potrà esservi utile in questo periodo scolastico.

Lo strumento di cui parliamo oggi è il Test delle 16 parole del professor Giacomo Stella.

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Il test, rivolto principalmente alle insegnanti della 1 e 2 elementare, consente di verificare la prima acquisizione della fase alfabetica e l’inizio di quella ortografica dal punto di vista fonologico quindi trascurando tutte le regole ortografiche (punteggiatura, doppie, accenti, ecc.).

Lo strumento vuole identificare le difficoltà di elaborazione fonologica della parola, indispensabile per la trasformazione della parola orale in codice scritto.

Prima di descrivere il test ricordiamoci che:

  • Il test rappresenta uno Screening di primo livello: rapido, economico e semplice.
  • È un test predittivo che misura un fattore di rischio: attenzione però, non si pone come obiettivo quello di fare diagnosi ma si limita, in un secondo momento, ad inviare alle strutture di competenze territoriali.

Questo vale sia se lo screening fosse fatto dalle insegnanti, sia se venisse fatto da personale tecnico specifico (logopedista, psicologa, neuropsicomotricista ecc..) perché, ripetiamoci pure, l’unica figura in grado di fare diagnosi sono il Neuropsichiatra Infantile e lo Psicologo.

Il test è composto da un dettato di 16 parole che hanno queste caratteristiche:

  • Difficoltà fonologica crescente
  • Bassa frequenza d’uso
  • Buon grado d’immaginabilità
  • Alto grado di corrispondenza grafema fonema

Questa prova viene fatta in un due momenti: a fine gennaio e a fine maggio.

DETTATO FINE GENNAIO

BISILLABE PIANE: Pera, Fumo, Gola, Biro

BISILLABE COMPLESSE: Barca, Fonte, Strada, Grande

TRISILLABE PIANE: Carota, Divano, Balena, Melone

TRISILLABE COMPLESSE: Scatola, Candela, Mandorla, Fantasma

DETTATO FINE MAGGIO

BISILLABE PIANE: Tela, Peso, Lino, Fumo

BISILLABE COMPLESSE: Festa, Brano, Lungo, Corda

TRISILLABE PIANE: Pavone, Medusa, Ferita, Numeri

TRISILLABE COMPLESSE: Patente, Spavento, Vacanza, Persiana

È un test non solo di facile somministrazione, ma anche molto ecologico; può essere infatti svolto tranquillamente nell’aula di riferimento dei bambini, che potranno utilizzare i fogli che abitualmente utilizzano. Le insegnanti devono dettare senza sillabare e gli studenti possono utilizzare il carattere che preferiscono.

Le parole devono essere scritte una sotto l’altra e durante la dettatura dobbiamo aspettare tra una parola e l’altra 7 secondi alla prima somministrazione (fine gennaio) e 5 secondi nella seconda (fine maggio).

Procediamo ora alla valutazione qualitativa e quantitativa della prova:

  • 1 punto per ogni parola scritta bene
  • 0 punti per parole che contengono uno o più errori
  • Solo in prima elementare non vengono considerati errori di doppie e la scrittura speculare, dalla seconda si conteggiano anche le doppie.
  • Se in una parola ci sono due o più errori si conteggiano tutti (es.: se scrive PTE al posto di RETE troveremo come errori lo scambio di grafema e l’omissione di grafema: quindi calcoleremo 2 errori).
  • Limite di parole sbagliate che possiamo considerare a rischio è di 8 per il dettato di fine gennaio e 4 per il dettato di fine maggio.

Come dicevamo prima è uno screening di primo livello ma può fornirci tante indicazioni, soprattutto l’analisi qualitativa degli errori ci dà una chiara indicazione in quale fase il bambino si trova e può indirizzarci su un rinforzo mirato per quel bambino.

Ora condivido con voi il test effettuato ad una bimba di prima elementare a cui ho sottoposto le parole di fine gennaio.

Ecco i risultati:

Bisillabe piane: PERA = PRA; FUMO = FMO; GOLA = CLA; BIRO = BIRA

Già in questa prima parte troviamo i seguenti errori: l’omissione di grafema e lo scambio di grafema. Ci possiamo accorgere già da qui che la conversione fonema/grafema è debole, quindi andiamo avanti nella somministrazione, anche se ci aspettiamo che nelle prove successive sarà sempre peggio.

Bisillabe complesse: BARCA = BACA; FONTE = VTE; STRADA = STAR; GRANDE = GANE

Trisillabe piane: CAROTA = CAPTO; DIVANO = PIANO; BALENA = PLONA; MELONE = LONE

Trisillabe complesse: FANTASMA = FSAMA; SCATOLA = SCTLA; CANDELA = CNDLA; MANDORLA = MALO

L’analisi qualitativa ci dice che la bambina non ha ancora automatizzato del tutto il codice alfabetico e che il processo di conversione fonema/grafema è ancora debole.

Oltre allo scambio e all’omissione dei grafemi l’analisi qualitativa degli errori che la bambina commette ci potrebbe far “ipotizzare” due cose: 

  • Difficoltà nella discriminazione uditiva del tratto sordo/sonoro (GOLA= CLA/ FONTE = VTE : G/C e F/V)
  • Difficoltà nell’automatizzare il riconoscimento visivo delle lettere (DIVANO = PIANO/ BALENA = DLONA : D/P e B/P)

Non tanto la quantità quanto invece la valutazione qualitativa ci permetterà di avere chiaro l’obiettivo del rinforzo e il punto di partenza.

Ora vorrei fare una riflessione insieme a voi… 

Quanto l’introduzione dei 3 caratteri simultaneamente può incidere (negativamente) sullo sviluppo dell’abilità della letto-scrittura di questa bambina?

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  1. MONICA GALLI 15 Febbraio 2015 at 12:46 - Reply

    MI SORGE SPONTANEA UNA DOMANDA DOPO AVER LETTO LA PROVA DI GENNAIO PROPOSTA DA STELLA,COME MAI A SCUOLA LE PROVE ZERO A GENNAIO SONO FORMATE DA UN DETTATO DI 40 PAROLE,UN RICONOSCIMENTO DI 24 PAROLE E IN ULTIMO IL RITROVAMENTO DI ALMENO 11PAROLE IN UN SUSSEGUIRSI DI LETTERE ?

  2. viviana 17 Febbraio 2015 at 15:37 - Reply

    Ciao Monica( per chi non le conoscesse tu ti stai riferendo alle Prove zero della Giunti).
    Sono entrambe prove per l’identificazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura.
    Sicuramente le Prove Zero sono più strutturate ma visto che negli screening scolastici che porto avanti nelle scuole uso molto le 16 Parole di Stella (soprattutto perché essendo di meno sono più veloci da somministrare)volevo condividere questo strumento.
    Per il resto tutte e due le prove sono molto valide.

  3. Luisa Giovagnini 25 Febbraio 2017 at 17:10 - Reply

    Ma prima e seconda le stesse parole?

  4. Viviana 1 Marzo 2017 at 20:08 - Reply

    Salve Luisa,le parole sono principalmente per la prima elementare.
    Se vengono fatte in seconda ( a inizio anno) farai quelle di fine maggio.

  5. Manuel 5 Novembre 2017 at 9:32 - Reply

    Attenzione a dichiarare che l’unica figura in grado di fare diagnosi è il neuropsichiatra. Vero è che la variabilità tra regioni nelle prassi diagnostiche è molto ampia ma i casi sono due: se parliamo di diagnosi è una funzione comune alle figure del npi E dello psicologo (ci si augura la formazione specifica di entrambi nell’ambito); se parliamo certificazione, al di là delle differenze regionali, si rende necessaria un équipe (npi, logopedista e psicologo). In questi casi è meglio rifarsi a regolamenti normativi e documenti di consenso, per diffondere conoscenze accurate e prassi condivise, limitando le confusioni che si possono generare.

  6. elisabetta guiso 22 Ottobre 2018 at 9:32 - Reply

    Salve sono un’insegnante di un istituto tecnico e vorrei sapere che tecniche si potrebbero usare nel biennio in cui, sempre più spesso, verifichiamo le difficoltà nella letto scrittura.
    Grazie

  7. Maria Rita 10 Febbraio 2019 at 20:04 - Reply

    Salve, sono un’ insegnante di prima, scuola primaria, ho dovuto somministrare un dettato di 20 parole per effettuare uno screening, durante i primi di febbraio, presentando parole del tipo: prato- treno- festa- brina- porta- spirale- cantina- bambola- pistola- mercato ecc… il problema e’ che avendo applicato il metodo fonosillabico, a febbraio questi suoni sono impossibili da riconoscere, proprio perché non presentati dall’ insegnante. Mi chiedo e’ giusto valutarli su suoni che non conoscono? Grazie

  8. leonardo 23 Maggio 2019 at 18:46 - Reply

    Salve, vorrei sapere se per somministrare le prove AC-MT in una scuola primaria è necessario il consenso dei genitori con liberatoria firmata.
    Grazie

  9. Viviana 23 Maggio 2019 at 22:45 - Reply

    Salve Leonardo,se Viene usato come screening interno Alla classe non credo serva il consenso o liberatoria dei genitori.
    Mi informo e in caso contrario le scrivo.
    A presto

  10. Francesca 27 Maggio 2019 at 11:23 - Reply

    Articolo molto interessante! Ricordo che in Italia le uniche due figure professionali autorizzate a rilasciare diagnosi cliniche sono i medici e gli psicologi.
    Rispondo se posso al sig. Leonardo: secondo la normativa vigente i genitori devono sempre essere informati dalla scuola che si sta svolgendo un progetto di screening. Non è necessario che diano il consenso, ma è necessario che la scuola li informi.

  11. Viviana 27 Maggio 2019 at 12:41 - Reply

    Grazie Francesca per le precisazioni. Il medico che rilascia diagnosi è il Neuropsichiatra.
    Fermo restando che le diagnosi sarebbe sempre bene farle fare ad una équipe specializzata.
    Per quanto riguarda il quesito del signor Leonardo se le servono per uno screening interno alla sua classe non di necessità di nessuna autorizzazione, l’unica cosa che le suggerisco è di verificare la qualifica per somministrare le prove.
    Mentre in passato alcuni test erano anche ad uso scolastico adesso alcuni sono solo ad uso clinico.
    A presto

  12. Maria 28 Aprile 2022 at 9:46 - Reply

    Si può fare il test senza consenso dei genitori?