In questi giorni sto parlando con molti Colleghi che, come tutti, si trovano alle prese con i primi giorni di Scuola.
È un momento particolarmente delicato: comunemente col pensiero si va subito agli Studenti, che dopo il periodo estivo a fatica riprendono le loro attività scolastiche…
Ma agli Insegnanti chi ci pensa!?
MetaDidattica cerca di offrire il proprio supporto: attraverso il gruppo facebook degli Sperimentatori (per accedere bisogna inviare una richiesta e poi rispondere al messaggio che, nei giorni successivi, arriverà – forse nella casella “Altri messaggi”), proponendo un audiocorso studiato per giocarsi al meglio il primo periodo di lezioni, fornendo supporto a molti Insegnanti con sessioni di Coaching Scolastico studiate ad hoc per le proprie esigenze (diverse da quelle degli altri Colleghi, perché gli altri sono, appunto, altri).
Ascoltando i primi racconti dei Docenti che sono in contatto con me, mi accorgo che in molti casi la situazione non è, per così dire, tutta rose e fiori.
In diversi mi avete raccontato delle fisiologiche difficoltà iniziali, dei rapporti arrugginiti da una lunga pausa estiva, dalla mancanza di motivazione che caratterizza il naso e la coda del nostro amato Anno Scolastico.
Perché queste iniziali difficoltà condivise da molti di voi, non lascino una traccia indelebile durante il resto della nostra vita a Scuola, voglio proporvi la lettura di un articolo di Alessandro D’Avenia, uscito ieri su La Stampa.
L’ho trovato di particolare ispirazione, un sollievo direi: la sensazione che mi ha lasciato addosso è simile a quella che mi ha procurato la lettura del libro di Pennac Come un romanzo: spirito e coscienza rinfrancati.
Ti auguro perciò una buona lettura: clicca qui…