Ultimamente, durante una sessione di Coaching Scolastico un’Insegnante mi ha posto una questione interessante:

“Alberto, la fine dell’Anno Scolastico si sta avvicinando. Conoscendomi già so che quando arriverà il momento di salutare i ragazzi mi commuoverò. Secondo te è più opportuno evitare di “uscire allo scoperto” con le mie emozioni? Se i ragazzi si accorgono che sono fragile, non rischio di perdere tutta la mia leadership conquistata a fatica in tutti questi mesi?”.

Questa domanda mi ha fatto riflettere… quante volte associamo il nostro carisma alla “forza” (spesso confusa con la durezza) che esprimiamo.

Personalmente ritengo che, fuor di retorica, la vera leadership sia la capacità di farsi forza, piuttosto che l’assenza assoluta di défaillance.

Pensiamo al ruolo educativo che rivestiamo nei confronti dei nostri Studenti: fargli conoscere un adulto che vive con equilibrio momenti di difficoltà, impegnandosi ad uscirne, sarà per loro un prezioso esempio.

Inoltre il meta-messaggio trasmesso da chi comunica serenamente i propri limiti non è “sono debole”; piuttosto il meta-messaggio veicolato sarà “il mio equilibrio mi consente di parlare di ciò che adesso non va”.

Un altro aspetto positivo che associo al “lasciarsi andare” è la maggiore facilità a creare relazione con la Classe: è infatti più comune avvicinarsi a chi condivide con te momenti critici, rispetto a chi sembra accusare avere mai un’esitazione.

Questa riflessione mi dà l’opportunità di ricordare l’efficacia dell’autorivelazione (o messaggi io), un tecnica comunicativa che ci aiuta ad esprimere quello che stiamo provando in modo funzionale e strategico.

Per concludere, voglio fare un riferimento all’etologia ed uno all’antica tradizione cinese; quest’ultima, con uno dei suoi famosi stratagemmi, suggeriva al saggio di fingersi stolto. Gli effetti, sintetizzandoli molto, erano quelli di far abbassare la guardia al “nemico”.

Potrebbe accadere anche questo quando manifestiamo una nostra difficoltà…

Per quanto riguarda il comportamento animale, leggi quello che aveva notato Lorenz…

Prima di salutarti, voglio e devo farti una raccomandazione: ricorda che il troppo stroppia… Mettere in contatto i nostri Studenti con quello che proviamo, non vuol dire riversargli addosso nostre eventuali frustrazioni: ancora una volta la parola d’ordine è equilibrio!

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  1. Margherita 8 Maggio 2016 at 18:49 - Reply

    Ciao Alberto, molto utile la tua riflessione che condivido e mi ha fatto venire in mente una massima di S. Paolo che recita più o meno così: ” é quando sono debole, che sono forte” . S. Paolo ovviamente si riferisce al credo Cristiano della forza che si attinge da Dio, ma per me si puòunire perfettamente alla tua riflessione. Ciao e grazie. Margherita